sabato 18 aprile 2009

Tango ha sempre ragione

Sono appena tornata da alcuni giorni di trekking a cavallo in Alta Maremma. In quel susseguirsi di sentieri, cespugli, sottobosco brulicante scosso dall'occasionale passaggio di un cinghiale, mentre con le redini ben strette seguivo con lo sguardo le orecchie di Tango, per cogliere ogni suo segnale di sgroppata o voglia di galoppo, mi tornava in mente come il nostro essere 'uomini' sia sempre riconducibile all'humus, alla terra. Anche i nostri sforzi più strenui nel dominare eventi e situazioni, in fondo, nulla possono davvero davanti alla natura e ai 'veri' padroni del luogo. Siano essi anche sotto le sembianze di un cavallo maremmano, definitivo conoscitore di ogni anfratto e percorso, e alla cui destrezza di zoccoli e intuizioni nel guadar ruscelli e superare tronchi alla fine si deve umilmente sottostare.

Anni fa a La Rochelle, alla prima uscita al largo di noi aspiranti velisti, un vecchio skipper francese dal viso rugoso e dal sorriso saggio ci diede l'insegnamento fondamentale: 'Ricordatevi che il mare ha sempre ragione'. Anche qui, in quel succedersi petroso e accidentato, Tango ha sempre ragione.

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